21 Marzo 2025
I presidenti del Consiglio regionale della Lombardia, Federico Romani, e del Gran Consiglio ticinese, Michele Guerra, e il presidente della Commissione speciale “Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confine; rapporti tra Lombardia e Confederazione Svizzera” del Consiglio regionale della Lombardia, Giacomo Zamperini, hanno presentato oggi a Bellinzona le risoluzioni dei rispettivi legislativi che richiedono il completamento dell’asse ferroviario nord-sud con le necessarie linee di accesso. Le richieste verranno sottoposte alle autorità competenti a livello italiano, svizzero ed europeo.
Tre sono le novità di questa importante iniziativa rispetto a quanto avvenuto negli ultimi anni nell’ambito delle rivendicazioni di completamento di AlpTransit sud, da Biasca a Milano, in particolare con le circonvallazioni dei centri urbani.
Primo. Per la prima volta si delinea un’esplicita alleanza transfrontaliera tra Lombardia e Ticino che, considerando tanto la realtà della Regio Insubrica quanto il nodo di Milano, investe l’insieme degli interessi reciproci attinenti allo sviluppo della mobilità e alle conseguenti ricadute economiche, ambientali e culturali. La volontà politica è peraltro radicata nel più ampio contesto nazionale italiano e potrà portare ad ulteriori convergenze, segnatamente con altre regioni quali il Piemonte e la Liguria.
Secondo. Finalmente ci si rivolge in maniera diretta anche al livello europeo, nella consapevolezza che, da un lato, l’asse ferroviario nord-sud è parte integrante della rete internazionale TEN-T e risponde a esigenze europee, oltre che regionali e nazionali, e, dall’altro lato, le soluzioni future ai problemi della mobilità necessitano di accordi e convergenze con la progettualità dell’UE. Inoltre e la progettazione del sistema ferroviario deve procedere per così dire top down dal livello internazionale a quello regionale.
Terzo. Dall’appello lanciato dai presidenti dei legislativi emerge con chiarezza un segnale affinché si affronti la questione del finanziamento dei grandi progetti ferroviari e quindi anche del completamento di AlpTransit. Oggi più che mai, la gravità della situazione geopolitica internazionale sta mettendo a dura prova le risorse finanziarie degli Stati. Occorre pertanto rivolgere l’attenzione a nuovi sistemi di finanziamento alternativi, aperti anche a soluzioni che integrino pubblico e privato. Solo in questo modo, a livello tanto nazionale quanto internazionale, si potranno trovare i mezzi necessari per garantire il finanziamento delle grandi infrastrutture.
Considerati questi importanti elementi di novità, la ProGottardo-Ferrovia d’Europa, saluta e sostiene con decisione l’appello indirizzato con le risoluzioni dei legislativi lombardo e ticinese ai governi italiano e svizzero e alla Commissione europea. Vi vede un segnale inequivocabile affinché nella formulazione delle esigenze regionali e nella pianificazione delle misure necessarie per l’ottimizzazione a corto termine della rete attuale e dei progetti di completamento/ampliamento a lungo termine il Ticino guardi oltre il proprio orto per ragionare nell’ottica dell’area metropolitana transfrontaliera della Città dei Laghi dipendente anche dai collegamenti internazionali.
Il futuro di una mobilità intelligente, funzionale e sostenibile dipende dalla capacità di ottenere efficaci convergenze ai tre livelli regionale, nazionale e internazionale e dalla volontà di superare una visione riduttiva e miope, legata prevalentemente ad interessi di parte.